Conciliaweb, lo strumento per difendersi dalle aziende telefoniche

Sono un cliente PosteMobile. Giorni fa, c’è stato un gigantesco down a livello nazionale che ha lasciato privi di telefono e di internet tutti i clienti del suddetto operatore, me compreso. Ore e ore di isolamento anche lavorativo. I maligni pensano che il disservizio sia stato causato dal passaggio di PosteMobile dalle strutture Wind a quelle Vodafone, particolare questo che poco interessa agli utenti, se il servizio funziona. Ma PosteMobile, non contenta della figuraccia rimediata con il down, ha integrato abbondantemente lo sfacelo facendo quello che da sempre fanno le aziende telefoniche, ovvero adottando un risarcimento da loro stesse stabilito.

I risarcimenti dovrebbero deciderli i giudici, o comunque gli enti preposti, nel nostro caso l’Agcom. Ma PosteMobile, onde evitare richieste di denaro (che sarebbero potute arrivare anche, consistenti, attraverso delle “Class Action”, ha pensato bene di anticipare l’utenza con un sms generale che recita così: “Gentile Cliente, ci dispiace per i disagi del 28/09 e in regalo ti offriamo 100 GB validi 1 mese da quando riceverai l’SMS di attivazione. Info postemobile.it”. In pratica, prima che tu mi chieda i danni in forma di denaro, io provo a farti fesso regalandoti una quantità di Giga immane che, in un solo mese, tu non riuscirai a consumare neanche chattando con l’Australia 24 ore su 24.

La speranza, dal punto di vista comunicativo, è quella di trasmettere all’utente l’illusione della soddisfazione del torto subito. Molti, dunque, rinunceranno a utilizzare ConciliaWeb, la procedura online per reclami e risarcimenti dell’Agcom, avviabile comodamente da https://conciliaweb.agcom.it/conciliaweb/login.htm e si accontenteranno di un risarcimento inutilizzabile deciso autonomamente da chi ha causato il danno.

Speriamo però che altrettanti non caschino nel tranello e chiedano a PosteMobile un risarcimento vero, quello dovuto per correttezza, sempre, al cliente pagante.